Chi siamo


Direi che la risposta a questa domanda richiede senz’altro un pizzico di presunzione e tanta, tanta auto ironia… ci proverò. Vivere il coro, preoccuparsi del coro, esprimersi col coro, sono tutte attività che compiamo spontaneamente tra noi quando ci incontriamo, quando condividiamo il tempo dello svago e del divertimento. Ben più arduo è parlarvene, è mettervi a parte di queste passioni, di questi desideri e non per timidezza, quanto piuttosto perché di sentimenti, di aspirazioni e di sogni si tratta e non è davvero facile esprimerli a parole. La musica in fondo, se ci pensate, serve anche a questo, ad esprimere ciò che le parole, da sole, non sanno dire. La musica che facciamo ed il modo in cui la facciamo, ci descrivono sicuramente meglio.

Se ancora non avete avuto occasione di ascoltarci, peggio per voi, dovrete leggervi anche il resto. Non vi annoierò con date e certificati di nascita, cifre e resoconti sulle esibizioni, state tranquilli… ho in serbo ben altro per raggiungere lo scopo. Lasciatemi cadere nel sentimentalismo pensando al passato recente, pensando alle prove continue preparando il debutto, alla scelta del repertorio, alle discussioni sui colori degli abiti, alle indecisioni sul nome e sul simbolo, alle incertezze e alle tensioni della vigilia. Poi l’applauso del pubblico (il vostro applauso), il sorriso e la gioia su quei volti (i vostri volti) e quelle parole: “questi ragazzi hanno davvero le ali… auguriamo loro di volare sempre più in alto!”. E’ cominciata così la nostra avventura.

Così l’entusiasmo di quei momenti ci ha accompagnato e sempre ci contraddistingue, sostenendo l’impegno che mettiamo nel migliorare le qualità espressive, vocali e musicali. Tanti ragazzi e ragazze in sette anni hanno condiviso con noi le passioni musicali e i tanti impegni di beneficenza. Ci si è sempre spesi volentieri per dare qualcosa di sé agli altri ed il coro ha ripagato ciascuno di tante soddisfazioni, dandoci la possibilità di realizzare una vanità magari non troppo nascosta o una capacità unica, sicuramente il lato più folle di noi. Non è sempre facile stare sul palco, tenere in mano un microfono e cantare di fronte a poche come a migliaia di persone, ma essere nel coro, essere del coro, ci permette, contando sull’entusiasmo, la grinta e le qualità dei colleghi, di superare l’emozione e cominciare ad emozionare. Se ci riusciamo, non spetta a me dirlo ma vi assicuro che molte volte i brividi ci percorrono la schiena e … mi auguro non siano dovuti al fatto che ci stiamo esibendo all’aperto!

D.M.